Boissano

Un pugno di borgate, olivi e colline: questa era Boissano nel anni 60′, quando Marie Louise Jeanneret decise di costituire in quel luogo il suo Centro Sperimentale d’Arte.

Ora, la prestigiosa storia di mostre e residenze artistiche organizzate dalla gallerista svizzera non è che un ricordo tra quanti, negli anni ‘60, ‘70 e ‘80, vedevano passare per il piccolo paese personaggi del calibro di Andy Warhol, Rothko, Pomodoro e Alberto Giacometti.

Marie Louise Jeanneret

La storia di Marie Louise Jeanneret (1927 – 1994) è singolare. Nata in una famiglia numerosa di Cherasco come Maria Luisa Montanaro, deve il suo nome francesizzato ad un precoce incontro con la Francia. Per motivi di salute prima e per studi universitari poi, si muove infatti tra la Francia e la Svizzera, dove conoscerà quello che sarà poi suo marito, giornalista specialista di politica, e da cui prenderà il cognome Jeanneret. Dal loro matrimonio, avvenuto nel 1958, nascono Isabelle, Philippe e Gabrielle. Tre anni dopo la nascita della figlia più giovane, nel 1963 la Jeanneret incontra Simon Spierer, triestino emigrato in Svizzera, commerciante di tabacco e mercante d’arte. Con lui, che sarà poi il compagno di una vita, dà via all’avventura artistica di Ginevra, dove apre una galleria d’arte nel 1972, e di Boissano dove, negli stessi anni inaugura il Centro Internazionale di Sperimentazioni Artistiche.

Boissano e il suo territorio

Boissano, alle spalle della nota località turistica di Loano, è un comune di circa 2.500 persone. Caratterizzato da un clima particolarmente privilegiato, come non mancano di ricordare i suoi abitanti, e da una notevole bellezza paesaggistica, è storicamente diviso in 12 borgate che prendono il nome dalle famiglie boissanesi. Tra le località più rilevanti e più amate occorre menzionare San Pietrino, sede dei primi insediamenti sul territorio boissanese. Tradizionalmente basata sull’economia agricola, Boissano vede tra i suoi simboli l’ulivo, che per secoli diede sostentamento alla popolazione.


Avanguardie a Ponente è un progetto sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo tramite il bando "In Luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori".

Vuoi metterti in contatto con noi?